🩸 PROTOCOLLO EMERGENZE IPERGLICEMICHE ADULTO

📋 Guida rapida

Questo protocollo fornisce un approccio strutturato per il trattamento delle emergenze iperglicemiche nell'adulto. Il diagramma di flusso principale guida attraverso quattro scenari clinici distinti, dal più semplice (iperglicemia isolata) al più complesso (stato iperosmolare). Ogni passaggio è supportato da BOX dettagliate con dosaggi specifici e parametri di monitoraggio.

Il protocollo segue un approccio a tre pilastri: correzione della disidratazione (priorità assoluta), gestione degli elettroliti (specialmente potassio), e somministrazione di insulina quando appropriata. La comprensione di questa sequenza è fondamentale per un trattamento sicuro ed efficace.

🔍 Sezioni del protocollo

📊 ALGORITMO DECISIONALE

Per visualizzare il diagramma di flusso decisionale completo:

📊 Visualizza Algoritmo Decisionale

Il diagramma include tutti i percorsi terapeutici per i diversi scenari clinici

🔍 FATTORI PRECIPITANTI DA INDAGARE
Fattori precipitanti comuni delle emergenze iperglicemiche:
Infezioni: UTI, polmoniti, sepsi, ascessi
Farmaci: corticosteroidi, diuretici tiazidici, antipsicotici
Patologie acute: IMA, ictus, pancreatite, embolia polmonare
Non aderenza: omissione insulina, errori dosaggio
Stress fisici: chirurgia, traumi, gravidanza
Sostanze: alcol, cocaina, marijuana
Endocrine: ipertiroidismo, sindrome di Cushing
Tecniche: malfunzionamento microinfusore, siti di iniezione

BOX 1 - CORREZIONE DELLA DISIDRATAZIONE

La correzione della disidratazione è la priorità assoluta in tutte le emergenze iperglicemiche. Una corretta reidratazione da sola può ridurre la glicemia di 50-90 mg/dl/ora attraverso il miglioramento della clearance renale del glucosio.

🎯 Principi fondamentali della reidratazione

Nei pazienti con stato iperosmolare (HSS), se l'osmolarità non si riduce con SF 0.9%, passare a soluzione emitonica 0.45% per evitare correzione troppo rapida dell'osmolarità.

📊 Schema infusione soluzione fisiologica 0.9%

Fase Velocità Volume Supplemento K+
Ora 11000 ml/h1000 mlNo (valutare K+)
Ore 2-3500 ml/h1000 mlBOX 2
Ore 4-9250 ml/h2000 mlBOX 2
Ore 14-19150 ml/h900 mlBOX 2
Il volume totale di liquidi nelle prime 24 ore è tipicamente 4-6 litri negli adulti. Monitorare segni di sovraccarico idrico: edema polmonare, distensione giugulare, crepitii polmonari.

BOX 2 - CORREZIONE DELLA POTASSIEMIA

L'ipopotassiemia è presente nel 98% dei pazienti con DKA all'esordio, anche se la potassiemia iniziale può essere normale o elevata per shift transcellulare. La correzione deve precedere sempre la somministrazione di insulina.

⚡ Principi della gestione del potassio

Non somministrare bicarbonati. Solo se pH <6.9 mEq/L e soprattutto se K+ > 6.4 mEq/L somministrare 100 mEq di NaHCO3 in 400 ml di NaCl 0.9% in 2 ore (dose massima 1-2 mmol/Kg in 60 minuti). La somministrazione di NaHCO3 deve essere interrotta se pH >7.

📊 Supplementazione potassio cloruro

K+ (mEq/L) Supplemento Velocità max Monitoraggio
>5.5❌ Nessuno-Controllo ogni 2h
3.5-5.5KCl 20-40 mEq/L20 mEq/hControllo ogni 2h
<3.5🚨 KCl 40 mEq/L40 mEq/hECG + K+ ogni 1h
<3.0⚠️ Stop insulina + KCl 60 mEq/L60 mEq/hECG + K+ ogni 30min
Dose massima di potassio: 0.5 mmol/kg/h. Esempio: paziente di 70 kg può ricevere massimo 35 mEq/h di KCl. I fosfati possono essere indicati solo se la fosfatemia è molto bassa (< 1 mg/dl): 20-30 mEq di fosfati per litro di soluzione, monitorando la calcemia per evitare tetania.
La correzione spontanea dell'acidosi avviene con l'idratazione e l'insulina. I bicarbonati possono paradossalmente peggiorare l'acidosi intracellulare e ritardare la clearance dei chetoni.

BOX 3 - TERAPIA INSULINICA ENDOVENOSA

Non somministrare INSULINA se K+ < 3 mEq/L. Solo in caso di iperchetonemia o chetonuria ++, glicemia > 300 mg/dl e K+ > 3.3 mEq/L si può somministrare insulina all'inizio del trattamento.

🎯 Indicazioni alla terapia insulinica EV

Utilizzare INSULINA ad azione RAPIDA: insulina umana (Actrapid, Humulin R, Insuman R), analogo rapido (Aspart, Fiasp, Novorapid), Glulisina (Apidra mai in sol glucosata o Ringer), Lispro (Lispro, Humalog 100, non usare Humalog 200)

💉 Preparazione e somministrazione

Modalità Preparazione Dose iniziale Note
Pompa siringa 50 UI in 50 ml SF 0.9% (= 1 UI/ml) 0.1 UI/kg/h Max 15 ml/h iniziali
Pompa volumetrica 50 UI in 500 ml SF 0.9% (= 1 UI/10 ml) 0.1 UI/kg/h Calcolare ml/h per peso

📈 Algoritmo di aggiustamento insulina

L'insulina EV ha emivita di 5-10 minuti. Gli aggiustamenti di dose hanno effetto rapido, ma la sospensione improvvisa può causare ricaduta rapida in chetoacidosi.

BOX 3bis - TERAPIA INSULINICA SOTTOCUTANEA

📋 Quando utilizzare la via sottocutanea

L'insulina ad azione rapida può essere somministrata s.c. se non è presente chetosi o nelle forme di DKA meno severe. La via sottocutanea è appropriata per iperglicemia semplice o chetosi lieve senza acidosi significativa. Non utilizzare in DKA grave o stato iperosmolare dove è necessario controllo fine della glicemia.

🎯 Criteri per terapia SC

Schema sottocutaneo: 0.2-0.3 UI/kg peso corporeo come dose di carico, poi 0.1 UI/kg ogni 1-2 ore fino a quando la glicemia non scende al di sotto di 200 mg/dl. Attenzione all'azione insulinica residua (consumo circa 25% della dose somministrata ogni ora): pericolo di ipoglicemie!

⚠️ Precauzioni specifiche per via SC

Anche con insulina SC, mantenere sempre correzione della disidratazione e monitoraggio elettrolitico secondo BOX 1 e 2. La via di somministrazione dell'insulina non cambia gli altri aspetti del trattamento.

BOX 4 - MONITORAGGIO CLINICO-LABORATORISTICO

Il monitoraggio intensivo è essenziale per prevenire complicanze iatrogene: ipoglicemia, ipopotassiemia, edema cerebrale, e correzione troppo rapida dell'osmolarità.

📊 Frequenza dei controlli

Parametro Frequenza Note speciali
Glicemia capillare Ogni ora Point-of-care preferibile
Ketonemia capillare Ogni ora se elevata Target < 0.6 mmol/L
Parametri vitali Ogni ora PA, FC, FR, temperatura
Bilancio idrico Ogni ora Input/output accurato
Elettroliti, EGA Dopo 2h, poi ogni 4h K+, Na+, Cl⁻, HCO3⁻, pH
Creatininemia, osmolarità Dopo 12h Monitorare fino stabilizzazione

🎯 Parametri target del trattamento

Registrare i dati riportando attentamente la quantità di insulina, di liquidi e di potassio somministrati. Eventuali altri accertamenti sulla base del quadro clinico (ECG, Rx Torace, TC cerebrale, emocoltura, betaHCG).
Il deterioramento neurologico durante il trattamento può indicare edema cerebrale (più comune nei giovani) o correzione troppo rapida dell'osmolarità. Richiedere consulenza neurointensivistica immediata.

BOX 5 - FINE PROTOCOLLO E TRANSIZIONE

✅ Criteri oggettivi per l'interruzione del protocollo

Se Ketonemia <0.6 mmol/L, Bicarbonati >15 mmol/L, Osmolarità normale, ripresa normale alimentazione. Tutti i criteri devono essere soddisfatti contemporaneamente per almeno 4-6 ore prima di considerare conclusa la fase acuta.

🎯 Criteri di risoluzione (TUTTI devono essere presenti)

Parametro Target per fine protocollo Note cliniche
Ketonemia < 0.6 mmol/L Indicatore più sensibile
pH venoso > 7.30 Risoluzione acidosi
Bicarbonati > 15 mEq/L Riserva alcalina ripristinata
Osmolarità < 320 mOsm/kg Normalizzazione stato idrico
Alimentazione Ripresa normale Tolleranza orale ripristinata

🔄 Schema di transizione insulinica

La transizione alla terapia sottocutanea è il momento più delicato: mantenere overlap di 1-2 ore tra infusione EV e prima dose SC per evitare ricaduta in chetosi.

🩺 Gestione finale

Il 15-20% dei pazienti con primo episodio di DKA hanno esordio di diabete tipo 1. La consulenza diabetologica precoce è essenziale per distinguere tipo 1, tipo 2, MODY, e forme secondarie.

Contatti: Per segnalare errori o suggerimenti:
o su Matrix o su Delta Chat